| Io come uomo, io vedo il mondo | 
| come un deserto di antiche rovine. | 
| Io vedo un uomo che tocca il fondo | 
| ma forse al peggio non c'è mai una fine. | 
| Nel frattempo la vita non si arrende | 
| e la gente si dà un gran da fare | 
| tanti impegni tante storie | 
| con l’inutile idea di colmare | 
| la mancanza di una nuova coscienza, | 
| di una vera coscienza. | 
| E' come se dovessimo riempire, un vuoto profondo. | 
| E allora ci mettiamo dentro | 
| rimasugli di cattolicesimo, pezzetti di sociale, brandelli di antichi ideali, | 
| un po' di antirazzismo, e qualche alberello qua e là. | 
| La decadenza che viviamo | 
| è un malessere | 
| che ci prende pian piano. | 
| E' una specie di assenza | 
| che prevede una sosta obbligata, | 
| è la storia che medita ma si è come assopita. | 
| Siamo vivi malgrado la nostra apparenza | 
| come uomini al minimo storico di coscienza. | 
| Come uomini al minimo storico di coscienza. | 
| E' come se la vecchia morale non ci bastasse più. | 
| In compenso se ne sta | 
| diffondendo una nuova, che consiste nel prendere in considerazione più che | 
| altro i doveri degli altri… verso di noi. | 
| Sembrerà strano, ma sta diventando | 
| fortemente morale tutto ciò che ci conviene. | 
| Praticamente un affare. | 
| La decadenza che subiamo | 
| è uno scivolo | 
| che va giù piano piano. | 
| E' una nuova esperienza | 
| che ti toglie qualsiasi entusiasmo | 
| e alla lunga modifica il tuo metabolismo. | 
| Siam qui fermi | 
| malgrado la grave emergenza, | 
| come uomini al minimo storico di coscienza. | 
| Come uomini al minimo storico di coscienza. | 
| E pensare che basterebbe pochissimo. | 
| Basterebbe spostare a stacco la nostra | 
| angolazione visiva, guardare le cose come fosse la prima volta. | 
| Lasciare fuori | 
| campo tutto il conformismo di cui è permeata la nostra esistenza. | 
| Dubitare delle risposte già pronte. | 
| Dubitare dei nostri pensieri fermi, sicuri, | 
| inamovibili. | 
| Dubitare delle nostre convinzioni presuntuose e saccenti. | 
| Basterebbe smettere una volta per tutte di sentirsi sempre delle brave persone. | 
| Smettere di sentirsi vittime delle madri, dei padri, dei figli, mariti, mogli. | 
| . | 
| quando forse siamo vittime soltanto della mancanza di potere su noi stessi. | 
| Basterebbe smascherare, smascherare tutto. | 
| Smascherare l’amore, il riso, | 
| il pianto, il cuore, il cervello. | 
| Smascherare la nostra falsa coscienza | 
| individuale. | 
| Subito. | 
| Qui e ora. | 
| Sì basterebbe pochissimo. | 
| Non è poi così difficile. | 
| Basterebbe smettere di piagnucolare, criticare, affermare, fare il tifo, e leggere i giornali. | 
| Essere certi solo di ciò che noi viviamo direttamente. | 
| Rendersi conto che | 
| anche l’uomo più mediocre diventa geniale se guarda il mondo con i suoi occhi. | 
| Basterebbe smascherare qualsiasi falsa partecipazione. | 
| Smettere di credere che | 
| l’unico obiettivo non può essere il miglioramento delle nostre condizioni | 
| economiche, perché la vera posta in gioco è la nostra vita. | 
| Basterebbe smettere | 
| di sentirsi vittime del denaro, del destino, del lavoro, e persino della | 
| politica, perché anche i cattivi governi sono la conseguenza della stupidità | 
| degli uomini. | 
| Basterebbe rifiutare, rifiutare l’idea di calpestare gli altri, | 
| ma anche la finta uguaglianza. | 
| Smascherare le nostre presunte sicurezze. | 
| Smascherare la nostra falsa coscienza sociale. | 
| Subito. | 
| Qui e ora. | 
| Basterebbe pochissimo. | 
| Basterebbe capire che un uomo non può essere veramente | 
| vitale se non si sente parte di qualche cosa. | 
| Basterebbe smettere di credere di poter salvare il mondo con l’illusione della cosiddetta solidarietà. | 
| Rendersi conto che la crescita del mercato può anche essere indispensabile | 
| alla nostra sopravvivenza, ma che la sua inarrestabile espansione ci rende | 
| sempre più egoisti, e più volgari. | 
| Basterebbe abbandonare l’idea di qualsiasi facile soluzione, ma abbandonare | 
| anche il nostro appassionato pessimismo e trovare finalmente l’audacia di frequentare il futuro con gioia. | 
| Perché la spinta utopistica non è mai accorata o piangente. | 
| La spinta | 
| utopistica non ha memoria e non si cura di dolorose attese. | 
| La spinta | 
| utopistica è… Subito. | 
| Qui e ora. | 
| Io come uomo, io vedo il mondo | 
| come un deserto di antiche rovine. | 
| Io vedo un uomo che tocca il fondo, | 
| ma forse al peggio non c'è mai una fine. | 
| Perché non c'è nessuno che dia un senso | 
| alle cose più semplici e vere, | 
| alla vita di ogni giorno, | 
| all’urgenza di un uomo migliore. | 
| Io vedo un uomo solo e smarrito, | 
| come accecato da false paure, | 
| Ma la vita non muore nelle guerre, | 
| nelle acque inquinate del mare | 
| E i timori, anche giusti, | 
| son pretesti per non affrontare. | 
| La mancanza di una vera coscienza | 
| che è la sola ragione | 
| della fine di qualsiasi civiltà. |