Lyrics L'universo è negli occhi - Swelto, Pathos, Carlo Corallo

L'universo è negli occhi - Swelto, Pathos, Carlo Corallo
Song information On this page you can find the lyrics of the song L'universo è negli occhi, artist - Swelto
Date of issue: 09.01.2020
Song language: Italian

L'universo è negli occhi

Dalle campagne campane, sentii campane cantare, lontane
Nel mentre il sole è calante sopra il canale
E ogni comare mondina ferma in sordina colma, all’antica
A sale e oliva, una sardina all’ortica condita col pane
E ti chiamavo all’altare poi partiva di prima il rottame
Quando la primula apriva alla vivida natura lignea
È una linea che confina via la vigna e la gramigna
Tra ogni villa oltre la via maligna di catrame
Dovevo lasciare, te, tra quelle persiane e allenarmi
Ma per un uomo votato alle arti
Una chiamata alle armi rende alienanti tutti i sogni
Di notti ispirate, dovevo respirare e allietarmi
Verso i laghi ed i falchi, le scarpate scalate dai fianchi
A risuonare canzoni amare stonate dai fanti
Mentre i tuoi ritratti a tratti pallidi e ristretti
Hanno ancora quei tuoi difetti ma sempre meno dettagli
Disegnarti aiuta a cancellare il magone dai viaggi
E se una banda di briganti, mattone e bavagli
Rapinasse il vagone bagagli saprebbe perché
Non ho un milione di diamanti ma il tuo maglione davanti
Da distanti si spiega l’amore con le vertigini
Vuoi che luoghi di cento metri restino centimetri
È in quello spazio che c'è tra i fogli e le lettrici
Quello da cui ti accorgi delle lentiggini
Tu che fine farai?
Non voltarti insieme a me
So che se lo vorrai
Mi amerai in solitudine
L’universo è negli occhi
Orbitiamo distanti
Superando quei blocchi
Solo per incontrarci
Quest’oceano è pieno di navi
Ti pensavo spesso mentre a casa tornavi
C'è chi affronta onde, tempeste e tornadi
Tu avevi scritto in fronte tutti questi segnali
Con un inchiostro che si illuminava solo al buio
La brezza trasportava mari sotto al plenilunio
Prima che la riva ti portasse quell’insicurezza
Senza prendersi la briga
Di metterci una pezza per coprire i tagli
Una gelida carezza così non ti scaldi
Come le acque negli abissi avevi scrigni chiusi
Ma chi esplora può colpirsi con pensieri intrusi
Uno dietro l’altro, rapidi colpi di un UZI
Dopo l’attentato di Parigi i primi sogni cupi
Ti svegliavi in piena notte dentro quei dirupi
Nei giorni ingialliti di una vita che ripudi
E dopo quattro anni sei lì ancora in terapia
Io che avrei voluto prenderti e portarti via
Portarti su una stella senza lasciare la scia
Spegnendo lì per sempre la tua agorafobia
Ormai non provi niente, ogni distanza è un’utopia
Resti bloccata nel tuo salvagente con il broncio e le braccia conserte
Nell’eterno limbo del presente afferro la tua mano
Il tuo mondo, mai stato così lontano
Tu che fine farai?
Non voltarti insieme a me
So che se lo vorrai
Mi amerai in solitudine
L’universo è negli occhi
Orbitiamo distanti
Superando quei blocchi
Solo per incontrarci
Nel freddo sonno di un viaggio durato cent’anni
Non ho smesso per un solo istante di sognarti
Il mio cuore più veloce della nave ad antimateria
Che spiegando le sue vele mi ha portato qui
In questo oceano di stelle, nane e supergiganti
Fra le nubi silenti di colori cangianti
Attraversando whormhole emozioni contrastanti
Come quando bruciavamo nell’Inverno di Vivaldi
Note dell’ultimo addio, di un attimo infinito
Il tuo respiro era il mio vestito preferito
Mentre l’ologramma ci parlava
Della morte di ogni mare e fiume, i capitali d’oro blu, di acqua
In mano a intelligenze artificiali create a nostra immagine
Ed autodistruttiva somiglianza
Quinta guerra mondiale, Omegabomba all’idrogeno
La mela colse l’uomo: genesi dell’ESAdo
Il buio secolo e lo scontro, ciò che ricordo?
T’accarezzavo i capelli nello spazio profondo
Quando esplose quella luce chiusa nel tuo sorriso
Lento aprivo gli occhi in questo paradiso
Un gigante gassoso e due lune dai colori nuovi
Io accanto a ciò che un tempo sulla Terra chiamavano fiori
Questo popolo ci ha accolto senza un perché
In qualche modo so di averti portata con me
Tu che fine farai?
Non voltarti insieme a me
So che se lo vorrai
Mi amerai in solitudine
L’universo è negli occhi
Orbitiamo distanti
Superando quei blocchi
Solo per incontrarci

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